VENERDI‘ 5 GENNAIO 2024 - ORE 18,00


CON IL PATROCINIO DEL GREMIO DEI SARDI DI ROMA


Presentazione del libro con l’autore:


“VOGLIO ESSERE FOLLE”

di Francesco Madonna


Raccolta di poesie e canzoni pubblicate da Nemapress - luglio 2023


Uno stralcio della prefazione del Prof. Cortesani, dalle note critiche al libro da parte della ​storia Maria Elvira Ciusa e dalla postfazione dell‘editrice Neria De Giovanni.


Prefazione di Ferdinando Cortesani

“Certo, l‘amore, una realtà tutta umana, che può essere letta in maniera diversa, ​contraddittoria, anche antitetica. Così l‘amore può dare a chi lo esperisce una risonanza di ​gioia, di dolore, di esaltazione o di remissione, di gratificazione o di frustrazione...addirittura di ​onnipotenza o di nichilismo. Mi sembra dagli scritti di Francesco si legga un‘idea di amore più ​vicina all‘assoluto e al piacere di amare che al bisogno di ricevere, di essere amati, che alla ​relativa necessità, miseramente umana, di gratificazione“


Maria Elvira Ciusa

“Con questo suo lavoro, l‘autore, ha voluto chiarire la sua poetica, il suo amore verso ​un‘umanità dolente, mettendo a nudo la sua anima d‘attore interprete di sogni, di visioni ​oniriche altrui, come nella lirica intitolata L‘attore, scrive: “I tuoi occhi sono sempre pronti a ​cogliere la vita negli altri... L‘autore sembra voglia suggerire che, se la natura dei sogni è ​fragile ed impalpabile, la nostra sensibilità non sfugge ai nostri occhi attenti a registrare i ​minimi palpiti di un‘anima panica che dà ossigeno al nostro vivere.“


Postfazione “I tuoi sogni sono la mia meta“ di Neria De Giovanni.

“Alla chiusura del libro di poesie di Francesco Madonna una parola ritorna impressa nella ​mente: sogno. Numerose sono le liriche in cui è presente questo lemma sia come verbo, ​sognare, sia come oggetto della fantasia onirica. ma non creda il lettore di trovarsi di fronte a ​delle riflessioni poetiche fuori dalla realtà; tutt‘altro. Il sogno di Francesco evocato e rincorso ​è una esaltazione dei valori più autentici cui la sua stessa arte si ispira, che in questi versi si ​spartiscono il primato con una concezione d‘amore aperta e universale. In queste liriche ​trova spazio anche il dimenticato, l‘inconosciuto, ciò che a uno sguardo distratto potrebbe ​sfuggire ma che invece colpisce la sensibilità eccitata dell‘attore.


Teatro ANFITRIONE

Via di San Saba, 24 (Roma) - Tel. 06 5750827

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